Un emendamento al decreto Milleproroghe approvato in Commissione Affari Istituzionali al Senato ha stabilito lo slittamento di un altro anno – al 19 luglio 2020 – dello stop definitivo al regime di maggior tutela dei mercati energetici.
Su segnalazione dell’Authority, la liberalizzazione è stata rinviata più volte: l’ultima da parte del governo Gentiloni che aveva fissato il nuovo limite per il passaggio definitivo al mercato libero al primo luglio del 2019. I timori sollevati hanno sempre riguardato la possibilità di un incremento delle tariffe, almeno in una prima fase della liberalizzazione, così come l’impreparazione di una parte delle famiglie e destreggiarsi con un servizio per il quale non è mai chiaro come vengano suddivisi i costi, tra prezzo della materia prima (l’elettricità o il gas), gli oneri aggiuntivi e il peso della fiscalità.
La decisione di posticipare la data di liberalizzazione totale (inizialmente prevista per il 1°?luglio 2018) è stata influenzata dal ritardo del processo di implementazione della riforma (manca infatti ancora il decreto attuativo del ministero dello Sviluppo economico)?e i dubbi sull’opportunità di chiudere d’ufficio l’era dei prezzi tutelati.
La misura — ha spiegato il sottosegretario al Mise Davide Crippa «si è resa indispensabile considerando che, visto il precedente termine di luglio 2019, non sussistono le necessarie garanzie di informazione per i consumatori, di mercato, di competitività e di trasparenza. Il governo lavorerà con operatori del settore e consumatori al fine di raggiungere l’obiettivo fondamentale di garantire alla collettività un mercato energetico efficiente, sostenibile e trasparente».
Alla fine del 2017, dei 30 milioni di famiglie che avevano un contratto di fornitura elettrica, circa il 60% erano «coperte» dal mercato tutelato elettrico. Nel settore del gas la percentuale è lievemente superiore: su 20 milioni di contratti il 63%, pari a circa 12,6 milioni, è sotto il regime di maggior tutela.
Posticipato quindi al 2020 il termine del processo di liberalizzazione iniziato con il decreto Bersani negli anni Novanta.